Poesie di Natale

Sin da quando eravamo bambini, nel periodo che precedeva il Natale, a scuola ci facevano imparare a memoria la classica Poesia di Natale, scelta tra le tante canzoni natalizie da recitare intorno ad un tavolo nella notte più magica dell’anno.

Le più belle Poesie di Natale

poesie di natale

poesie natale scuola primaria

Quella sera ci alzavamo sulla sedia e tutti emozionati nel silenzio di chi ci ammirava recitavamo le nostre poesie di Natale! Oggigiorno i canti di Natale per bambini sono tra le attività più caratteristiche che si svolgono a scuola, aiutano a sviluppare la memoria divertendosi, capendo fin da piccoli che quelle canzoni natalizie diventeranno il loro momento di gloria sotto gli occhi e l’amore di tutti i familiari. La classica letterina di Natale.

Abbiamo raccolto qui tantissime tra le più belle Poesie sul Natale famose, suddividendole in varie sezioni. Per tutte quelle maestre che si impegnano ad insegnare ai più piccini i canti di Natale ad esempio, abbiamo racchiuso tutte le Poesie di Natale per bambini di scuola materna e di infanzia, i canti natalizi e le poesie natalizie in rima facili da apprendere con parole musicali e di facile apprendimento.

Spero troviate qualcuna tra tutte queste poesie natalizie per bambini da insegnare 😉

auguri di buon natale

poesie di natale per bambini scuola infanzia

Tuttavia non bisogna assolutamente pensare che le canzoni di Natale per bambini siano gli unici canti ad essere famosi. Stupende sono le Poesie di Natale di illustri poeti famosi come Quasimodo o D’Annunzio. La tradizione napoletana ad esempio possiede famosissime Poesie di Natale in Napoletano recitate da autori celebri, utilizzate anche in tante opere e spettacoli.

Per dedicare ai tuoi cari bellissime frasi natalizie, dai un’occhiata alla nostra selezione di frasi per gli auguri di buon Natale.

Poesie sul Natale

La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.
(Umberto Saba)

frais natalizie

Una luce vermiglia
risplende nella pia
notte e si spande via
per miglia e miglia e miglia.
O nova meraviglia!
O fiore di Maria!
Passa la melodia
e la terra s’ingiglia.
Cantano tra il fischiare
del vento per le forre,
i biondi angeli in coro;
ed ecco Baldassarre
Gaspare e Melchiorre,
con mirra, incenso ed oro.
(Gabriele D’Annunzio)

Natale. Guardo il presepe scolpito
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure in legno ed ecco i vecchi
del villaggio e la stalla che risplende
e l’asinello di colore azzurro.
(Salvatore Quasimodo)

 

Canti di Natale – Poesia di natale per bambini

a natale puoi

poesie natale bambini

A NATALE PUOI..

A Natale puoi
fare quello che non puoi fare mai:
riprendere a giocare,
riprendere a sognare,
riprendere quel tempo
che rincorrevi tanto.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.

A Natale puoi
dire ciò che non riesci a dire mai:
che bello stare insieme,
che sembra di volare,
che voglia di gridare
quanto ti voglio bene.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.
È Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.

Luce blu,
c’è qualcosa dentro l’anima che brilla di più:
è la voglia che è l’amore,
che non c’è solo a Natale,
che ogni giorno crescerà,
se lo vuoi.

A Natale puoi.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e da Natale puoi fidarti di più.

A Natale puoi…
puoi fidarti di più.

A Natale puoi.

buon natale frasi

VENITE FEDELI

Venite fedeli, l’Angelo ci invita
Venite, venite a Betlemme.

Nasce per noi Cristo Salvatore
Venite adoriamo, venite adoriamo
Venite adoriamo il Signore Gesù.

La luce del mondo, brilla in una grotta,
la fede ci guida a Betlemme.

Nasce per noi Cristo Salvatore
Venite adoriamo, venite adoriamo
Venite adoriamo il Signore Gesù.

La notte risplende, tutto il mondo attende,
seguiamo i pastori a Betlemme.

Nasce per noi Cristo Salvatore
Venite adoriamo, venite adoriamo
Venite adoriamo il Signore Gesù.

Il Figlio di Dio, Re dell’universo,
si è fatto bambino a Betlemme.

Nasce per noi Cristo Salvatore
Venite adoriamo, venite adoriamo
Venite adoriamo il Signore Gesù.

ASTRO DEL CIEL

Astro del ciel,
pargol divin,
mite Agnello redentor,
tu che i vati da lungi sognar,
tu che angeliche voci annunziar
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.

Astro del ciel,
pargol divin,
mite agnello redentor,
tu disceso a scontare l’error,
tu sol nato a parlare d’amor,
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.

Astro del ciel,
pargol divin,
mite agnello redentor,
tu di stirpe regale decor
tu virgineo, mistico fior,
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.

STELLINA, DOVE VAI? di Arpalice Cuman Pertile

Lucente e senza vel
brillò una stella in ciel.
La notte di Natale
la stella mise l’ale.
Le pecore la videro
ed i pastor le chiesero:
“Stellina, dove vai?
Stellina, dì, che fai?”.
La stella camminò,
sicura li guidò.

“Stellina, cosa c’è?
Racconta dunque a me”.
Là c’era una capanna;
sentiron: “Ninna nanna”
e videro un bambino
ignudo e piccolino.
In un presepe stava,
la madre lo cullava.
Un canto si sentì
che disse allor così:
“Sia pace e non più guerra,
sia pace sulla terra!”.
I candidi pastor
parlarono fra lor.
Promisero d’amarsi.
Promiser d’aiutarsi.

La notte di Natale
la stella mette l’ale:
presepi piccolini compongono i bambini,
ed ecco tornar fuori le pecore e i pastori.
“Stellina, cosa c’è?
Racconta dunque a me”.
Ancora s’ode il canto
che al cuore piace tanto:
“Sia pace sulla terra,
sia pace e non più guerra!”.

PERSONAGGI DEL PRESEPIO di Renato Giorgi – Francesco Trotta

Siamo qui da quasi mille anni
quando Francesco c’inventò.
Siamo personaggi del presepio
e ci presentiamo a voi.

Le montagne son di gesso,
e dipinto il mare blu,
il cielo è solo un foglio di carta,
le pecore stanno giù.

Siamo qui da quasi mille anni
quando Francesco c’inventò.
Siamo personaggi del presepio
e ci presentiamo a voi.

Siamo donne è pescatori,
pastorelli in libertà,
tutti allegri dentro al paesaggio,
che ogni volta cambierà.

Siamo qui da quasi mille anni
quando Francesco c’inventò.
Siamo personaggi del presepio
e ci presentiamo a voi.

Quando poi verrà la sera
e più buio si farà
nelle nostre piccole case
la cometa brillerà.

Siamo qui da quasi mille anni
quando Francesco c’inventò.
Siamo personaggi del presepio
e ci presentiamo a voi.

La scena va vista col cuore,
col cuore capirai anche tu
che il nostro cammino
ci porta a Gesù.

Cammina con noi anche tu, e tu, e voi!

Poesie di Natale per bambini

poesie sul natale

GIROTONDO DI NATALE
Giro, girotondo
Giro, girotondo
È Natale, è festa in tutto il mondo
Giro, girotondo
Giro, girotondo
È Natale, è festa in tutto il mondo
Alza le braccia e mettiti a cantare!
Battile mani e no, non ti fermare!
Tutti nel cerchio nessuno resti fuori!
Noi siamo in tanti e ci facciamo tanti auguri
È Natale ancora
È Natale evviva è Natale
Ancora amore, ancora pace, ancora noi
È Natale in cielo
È Natale in terra
È Natale in tutto il mondo, in tutti i cuori, in tutti noi
Giro, girotondo
Giro, girotondo
È Natale, è festa in tutto il mondo
Giro, girotondo
Giro, girotondo
È Natale, è festa in tutto il mondo
Dammi la mano amico più vicino
Dammi la mano amico più lontano
Tutti nel cerchio, è festa in ogni cuore
Portiamo un sorriso di vera gioia e tanto amore
È Natale ancora
È Natale evviva è Natale
Ancora amore, ancora pace, ancora noi
È Natale in cielo
È Natale in terra
È Natale in tutto il mondo, in tutti i cuori, in tutti noi
Giro, girotondo
Giro, girotondo
È Natale, è festa in tutto il mondo
Giro, girotondo
Giro, girotondo
È Natale, è festa in tutto il mondo
Forza cantiamo perché noi siamo in tanti!
È nato un bambino per noi, per tutti quanti
Tutti nel cerchio, è il coro di Natale!
Facciamo nel mondo un girotondo musicale!
È Natale ancora
È Natale evviva è Natale
Ancora amore, ancora pace, ancora noi
È Natale in cielo
È Natale in terra
È Natale in tutto il mondo, in tutti i cuori, in tutti noi
Giro, girotondo
Giro, girotondo
È Natale, è festa in tutto il mondo
Giro, girotondo
Giro, girotondo
È Natale, è festa in tutto il mondo!

L’ALFABETO DEL NATALE
Tutti possono cantar l’alfabeto del Natale
Prendo lettere e parole e ne faccio una canzone.
Tutti possono imparar l’alfabeto del Natale
basta un po’ di fantasia, siete pronti allora via.
A come abete, B come bianco, C come canto, D come dono, E come elfo, F
come fuoco, G come grotta, H di happy Christmas, I come idea per un regalo,
L di luci, M di magi, N la neve scende giù lenta, O come ora della Festa di
Natale,
Tutti possono cantar l’alfabeto del Natale
Prendo lettere e parole e ne faccio una canzone
Tutti possono imparar l’alfabeto del Natale
Basta un po’ di fantasia, siete pronti allora via.
P come paglia e palle di neve, Q come questa notte speciale, R di renna, S di
stella, T è il torrone dolce buono che sapore, U come uno il bimbo che nasce,
V come vischio di buon augurio, Z zampogne sento suonare
è l’alfabeto della Festa di Natale
Tutti possono cantare l’alfabeto del Natale
Prendo lettere e parole e ne faccio una canzone
Tutti possono imparare l’alfabeto del Natale
Basta un po’ di fantasia, siete pronti allora via.

Canti natalizi

NATALE COS’E’
Immagina una festa di luci e di magia,
immagina una notte e una stella con la scia,
un bimbo appena nato e gli angeli lassù
che volano e che cantano nel blu.
Sapessi il Natale, Natale cos’è,
un giorno speciale per tutti perché
l’attesa dei bimbi è la gioia del mondo,
la gioia più grande che c’è.
Le dolci campane che fanno din don,
in casa gli abeti in abiti chic,
lucette che brillano come bijoux:
ecco Natale, Natale cos’è.
Regali e biglietti, pandoro e dolcetti,
facciamo il presepe con mamma e papà.
Negli occhi dei bimbi mistero e poesia
E un pizzico di fantasia.
E poi tutti in coro le sue melodie
Cantare felici con dolci armonie.
Sapore d’antico e di novità:
Natale ogni anno verrà.

Natale è Natale…

Se vivi questa festa di luce e di magia
se vivi questa notte della stella con la scia,
col bimbo appena nato e gli angeli lassù
saprai cos’è il Natale anche tu.
LETTERINA DI NATALE di Vivian Lamarque
È arrivata una letterina
anzi sono un milione
anzi sono un miliardo
c’è una lettera
per ogni bambino
è una letterina di Natale
è una letterina
di Babbo Natale.
Evviva apriamo!
Evviva leggiamo!
Cari bambini
sono stato buono
proprio buono tutto l’anno
ecco l’elenco
l’elenco dei doni
grazie mille anticipate
ecco l’elenco
incominciate:
Uno sciroppo
in damigiana
ho tanta tosse
e le renne idem
cento litri di latte
e cento chili di fieno
e uno scatolone
di medicine
per quando ho la febbre
a trentanove
e non posso uscire
che nevica o piove.
Degli stivali
mi raccomando rossi
e un berretto nuovo
e… ccì! eccì!
e un chilometro di fazzoletti
e anche un nuovo dvd.
Ma come???
E niente a noi???
“Per quest’anno
faremo il contrario
siete d’accordo?
Non c’è avere
senza dare
per un anno si può fare…”

Canzoni di Natale per bambini

filastrocche di natale

IL CANTO DELLA PACE

e ae e ae ae ae
e ae e ae ae ae
Dove vanno quei battelli
dove scendono i ruscelli
vanno tutti in mezzo al mare
dove l’onda vuol cantare
l’onda canta pace a tutti
mentre danzano i suoi flutti
specchia il cielo blu sereno
cielo e mare arcobaleno
e ae e ae ae ae
e ae e ae ae ae
Sopra l’isola di pace
c’è la gente che mi piace
ad ognuno il suo colore
tutti insieme un solo cuore
sopra l’isola di pace
c’è la gente che mi piace
ad ognuno il suo colore
tutti insieme un solo cuore
e ae e ae ae ae
e ae e ae ae ae

TU SCENDI DALLE STELLE di Santo Alfondo da Liguori

Tu scendi dalle stelle,
o Re del cielo,
e vieni in una grotta
al freddo al gelo,
e vieni in una grotta
al freddo al gelo.
O Bambino mio divino,
io ti vedo qui tremar.
O Dio beato,
ah quanto ti costò
l’avermi amato.
ah quanto ti costò
l’avermi amato.

A Te che sei del mondo
il creatore
mancano panni e fuoco,
o mio Signore,
mancano panni e fuoco,
o mio Signore.
Caro eletto pargoletto
quanto questa povertà
più m’innamora
giacché ti fece amor
povero ancora,
giacché ti fece amor
povero ancora.

CONTA L’AMORE di Santo Parisi

“Dimmi, caro Bambino
Re del cielo,
perché sei nato
in una grotta al gelo?
Perché sei nato
tra un bue e un somarello
e non al bel calduccio
in un castello?”

“Sono nato
sulla nuda paglia,
tra un bue che mugge
e un asino che raglia,
povero, al freddo,
in una scura grotta
e non nel lusso,
tra tanta gente dotta,
perché più dello sfarzo
e del sapere
conta la ricchezza
del tuo cuore,
conta la bontà,
conta l’Amore”.

Poesie di Natale scuola primaria

Una bellissima raccolta di Poesie sul Natale per la scuola, da poter insegnare ai più piccoli e da far cantare il giorno di Natale

FILASTROCCA DI NATALE di Anna Lavatelli

Filastrocca di Natale
ogni anno puntuale
ti presenti all’uditorio
col tuo noto repertorio
che ci parla di allegria
di bontà e d’armonia.

Ma il Natale, tu lo sai,
per qualcuno non vien mai.
Dove c’è disperazione,
sotto i colpi del cannone,
dove è fame e sofferenza
della festa si fa senza.

Filastrocca di Natale
per non essere sempre uguale
questa volta resta al fianco
di chi è solo, triste e stanco,
di chi ha perso, a lungo andare,
anche i sogni da sognare.

Filastrocca, credi tu
che dispiaccia al buon Gesù?
Lui che è nato poverello
là tra il bue e l’asinello
più di tutto apprezzerà
la tua buona volontà.

AMICI DI PACE

(Rit.) Aaaaaaaa amici (3 volte)

Amici di pace.
Io un amico non ce l’ho
Prima o poi lo troverò
Non mi importa bianco o nero
L’importante sia sincero
Non importa per quale squadra tiene
Non importa da quale posto viene
Non importa il colore della pelle
Ma mi piace che rida a crepapelle
(Rit.) Aaaaaaaa amici (3 volte)
Amici di pace.
Non importa se è alto o basso
E se è timido o gradasso
Non importa se abita lontano
Ma mi piace se parla in modo strano
Amici per non litigare mai
Amici ed evitare guai
Amici per volersi bene
Amici per giocare
(Rit.) Aaaaaaaa amici (3 volte)
Amici di pace.

Poesie di Natale in rima

A Gesù bambino di Umberto Saba

La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te,
Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.

BABBO NATALE

In un nido di cicogna
Babbo Natale sogna
un albero illuminato
un bimbo incantato
un giorno più lieto
un mondo più quieto.

Sogna sotto le stelle
tutte le cose più belle.
Nel cuore del suo sogno,
sai chi c’è?
Un regalo tutto per sé.

BAMBINO GESU’ di Dina Mc Arthur Rebucci

Signore, Signore,
sei nato, sei Tu
il candido fiore
il bimbo Gesù.

O stelle del cielo
che notte è mai questa:
splendente nel cielo
con luci di festa.

Anch’io qui nel cuore,
piccino ho una stella;
per Te mio Signore,
per Te chiara e bella.

Ma certo la vedi,
la vedi anche Tu
brillare ai tuoi piedi
Bambino Gesù.

Poesie di Natale in napoletano

Nuttata ‘e Natale di Salvatore Di Giacomo

Dint’a na grotta scura
dormeno ‘e zampugnare:
dormeno, appese a ‘e mura,
e ronferno, ‘e zampogne
quase abbuffate ancora)
a ll’ úrdema nuvena;
e, ghianca, accumparesce e saglie ncielo,
dint’ ‘a chiara nuttata, a luna chiena.

Dormeno: a mezanotte
cchíù de n’ ora ce manca;
e se sparano botte,
s’ appícceno bengala,
e se canta e se sona
pe tutto ‘o vicenato…
Ma ‘o Bammeniello nun è nato ancora,
e nun s’ è apierto ancora ‘o Viscuvato.

Fora, doppo magnato,
esce nfucata ‘a gente:
ccà d’ ‘o viento gelato,
p’ ‘e fierre d’ ‘a cancella,
trase ‘a furia ogne tanto…
E c’ ‘o viento, e c’ ‘o friddo,
ncopp’ ‘a paglia pugnente, a ppare a ppare,
dormeno, stracque e strutte, ‘e zampugnare…

Pcchè sulo a Natale ? di L. Somma

‘O suono ‘e na zampogna
na smania ‘e vulè bbene,
N’albero chino ‘e luce
nu desiderio ‘e pace.

Se stenne ‘a mano pure
a n’antico rivale
se sprecano l’augurie,
è ggià, pecch’è Natale.

Sarrà p’‘o clima ‘e festa
che porta ‘a ricurrenza,
‘o core cagna veste
ritrova na cuscienza.

‘Sta vita, pe’ nu juorno
diventa na livella
e ‘a ggente tutt’attuorno
chisà, pare cchiù bella!

Pure n’ommo ‘nfamone
carezza n’animale
nun fà cchiù ‘o fetendone
le pare naturale.

‘O popolo ‘e stu munno,
arravugliato ‘e male,
diventa bbuono ‘nfunno…
Pecchè sulo a Natale?

“E’ nnato Nennillo, è nnato ‘a speranza d’o munno” di Mario Vastarella

UHè genta gè,
si ‘mbietto ‘nu core tenite,
nun state ‘jnte case ‘nzerrate,
ascite, ascite ‘cca fore,
ch’è ‘nnato ‘lù Ninno che porta
‘a speranza p’ ‘o munno,
è ‘nnato ‘o Signore de tutte ‘e Signore,
è ‘nnato lu rè padrone d’e rè,
che gioia ‘jnt ‘o core a purtate.

Guardammece attuorne
cu’ l’uocchie, e ‘na vota,
sciùglimme sti file ‘e speranza,
c’ ‘avimme ‘ndricciate,
ascite, ascite, e ‘ncielo guardate!
‘stu bellu splennore
da stella cu’ a cora, fa luce e rè maggie,
pè vie l ‘accumpagne, a ddò ce stà Ninno,
è ‘overe, è ‘overe che pace me sente,
e vuie a sentite?

Guardannece attuorno,
cchiù ‘ddoce è ‘o sapore d’à vita,
c’addore ‘jint’a ‘Ilaria de frutte e ciardini,
cu ‘o genio ‘jnt’o core
e vulerce cchiù bene,
pizziente, rignante, stanotte so’ eguale,
scetateve gente, è ‘overe è Natale.

Hoi suonne vattenne, si già stò sunnanno,
vurria sta nottata n’àvessa furnì,
si’ pace p’ò munno nuie stamme priànno,
‘a chistu creature che mò st’à durmì.

E dorme ‘o ninnillo, ‘nmiezo ‘ammuina,
è annuro e ‘sti carne sò fredde po’ ggelo,
culore e ‘nu sciore, culore d’è rose,
sunate ‘nzampogne, sunate ‘a novena,
sunate pe’ chi natale nun crere,
sunate pè’ chillo cà fatto e fa bbene.

Sunate p’àmmore, cù tutto ‘nu sciato,
si pure ‘mò fosse pè l’urdema vota,
purtate ‘a nuvela ‘jind ‘e core dà gente,
facimme ‘mmuina cu’ gioia, alluccate,
cantate, sunate e ‘nziemo abballate,
Natale ‘mo nasce, ‘a vita se sceta,
‘na veppeta ‘e vino, ‘a chi tene seta,
scurdammece ‘o male, ci’ ‘aiuta a fa bene,
sunate ‘nzampogne pè chi resta sulo,
pà mamma ca prega p’o’ figlio malato,
pe’ chi sta nottata ‘o carcere ‘o scuro,
pe chillo cà tremma e’ ‘nu friddo ‘e paura.

Pecchè ‘jnt’à vita, nun se sente o’ sicuro,
facite e ‘stu suono che sana ‘sta terra,
che ferma pè sempe l’odio d’ e guerre,
sunate ‘nzampogne pè tutte ‘sti chiese,
scetatele ‘a gente, che nate ‘o Signore,
p’e chillo che campa, cu’ ‘a mana stesa,
pà genta ch’è sazia e nun crere ‘o riuno,
pe chillo che dorme ncopp’ ‘e cartune,

sunate, sunate pè chisto e pè chillo,
stà santa nuttata è nnato ‘o Nennillo.

A Gesù Bambino di Umberto Saba

La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!

Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.

Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.

Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.

Torna Natale di Bovio

… Torna Natale…
Ggiesù Bammino torna n’ata vota
bene facenno a chi ‘o facette male…
comm’a na vota…

E cu nu panariello chino ‘e noce
na vecchia saglie ‘e ggrade d’ ‘o spitale…
“Némmero ventequatto… Santacroce…
ca tenga ‘na resibbola facciale”…

(E “Ileru Ilero”
m’ ‘a so’ sunnata c’ ‘o scíalletto rosa,
ca me diceva, T’aggia di’ ‘na cosa…
Statte cchiù allero!)

E ‘o carcerato ‘areto a ‘na cancella
guarda luntano, senza guardà niente…
So’ nove juorne ca le vene a mente
nu vascio scuro cu ‘na vícchiatella.

(E “Ileru Ilero”…
sarrà passata na staggiona sana,
ma c aggia fa’ si nun me pare overo
ca sta luntana?)

-‘0 zampugnaro, sunanno ‘a nuvena,
nant’ ‘a Madonna ‘Aiuto s’è ‘ncantato …
“Lleru Ilero – … Madò, tengo ‘na pena
Lleru Ilero – Madò, so’ ‘nnamurato! ”

(E Ammore, Ammore,
nce avevo miso ll’anema e ‘o penziero;
avevo ditto: Si ‘stu suonno è overo,
torna ‘o vapore … )

Ninno e nennella metteno ‘o Bammino
dint’ ‘o Presepio, sott’ ‘a grutticella…
Nenna nce allumma ‘nnante nu cerino,
ninno, redenno, sona ‘a ciaramella…

(E dint’ ‘o scuro
cchiù fforte chella sera me vasaie…
Dimane tuorne? – Torno. – E giura. – Giuro…
Ma nun turnaie).

Torna Natale…
Ggiesù BammIno torna n’ata vota,
bene facenno a chi ‘o facette male
comm’a na vota!

Presepio in costruzione di Russo

Ma che fai? Addò miette stu craparo?
Chillo te leva tutt’ ‘a visuale!…
S’ha da mettere accanto all’animale!
E leva ‘a Iloco chisto zampugnaro!

E addò se schiaffa? – Ma, cretino caro,
che d’è, presepio, o fosse funerale?!
Comme! Uno appriesso all’ato! ‘0 castagnaro,
”o scartellato, ‘o turco e ‘o speziale?

Distribuisci! Fanne una scenetta!
Nu gruppetto c’almeno fa figura!
Che significa, llà, chella carretta?

E chella pacchianella dint’ ‘o sciallo!
Chella! Chella che porta ‘a criatura’! …
M’ ‘a piazze sott’ ‘a coda d’ ‘o cavallo!

Se ti piace il dialetto napoletano, leggi anche i proverbi napoletani più famosi

Filastrocche di Natale

BABBO NATALE E LA RENNA di Shel Silvestein

“Questa è l’ora” disse Babbo Natale,
“le campane suonano di già”.
Poi si gettò la sacca sulla schiena
e saltò sulla slitta, oplà!

Chiamò: “Dài, Freccia, dài Fulmine e Tuono!
Dài Cometa, Stella e Falbalà!”
e saltan le sue renne, tranne una,
una sola restò ferma là.

Aveva tirato la slitta per millenni
senza mai dire: “Be’?”
ma ora stava nella neve e mormorava:
“Cos’hai tu per me?”

Disse Babbo Natale: “Ho bambole e giocattoli
per bimbi e per bebè”.
Ma la renna ripeteva, sempre immobile:
“Cos’hai tu per me?”

“E’ mezzanotte, le campane hanno suonato”
gridò Babbo Natale fuor di sè.
La renna guardò nel firmamento:
“Sì, va bene; ma cos’hai per me?”

Babbo Natale si frugò nella barba,
vi trovò una pulce e niente più;
la infilò nell’orecchio della renna.
La renna disse: “Per me? Oh, Gesù!”

Così volarono nel cielo
con la pulce, perchè
la morale di questo racconto
la sai meglio di me.

CALENDARIO DELL’AVVENTO di Jolanda Restano

Calendario dell’Avvento
quando arrivi son contento;
quando apro un finestrino
fa un sobbalzo il cuoricino;
quando è tempo di finestrelle
brillan gli occhi come stelle;
quando scopro la sorpresa
gioia in viso si palesa;
quando arrivi sì speciale
io lo so che è già Natale:
l’allegria ha il sopravvento
Calendario dell’Avvento!

Poesie di Natale per bambini piccoli

NATALE di Marzia Cabano

Il sole scende, la notte sale,
tra poco arriva Babbo Natale
con i suoi doni, con la sua slitta
in mezzo alla neve sempre più fitta,

arriva sempre di rosso vestito
con il barbone un po’ incenerito,
per il camino si calerà,
ecco, il NATALE, eccolo qua!

IL SACCO DI BABBO NATALE di Jolanda Restano

“Babbo Natale che hai nel tuo sacco?
Un treno rosso, una bambola, un gatto?”.
“No, bimbo mio, quest’anno ho portato
una colomba dal manto piumato.
Porta la pace nei cuoricini,
per il papà, la mamma e i bambini.
E che sian bianchi, sian neri o sian gialli
non ha importanza! Su monti o su valli
lei porterà il suo messaggio d’amore:
niente più guerre in terra o nel cuore!”.

LA RENNA di Massimiliano Maiucchi

In Lapponia sta la renna
porta il carro con la strenna,
mangia erba e fantasia
poi a Natale vola via.

UNA STELLA SULLA STRADA DI BETLEMME di Boris Pasternak

Era inverno
e soffiava il vento della steppa.
Freddo aveva il neonato nella grotta
sul pendio del colle.
L’alito del bue lo riscaldava.

Animali domestici stavano nella grotta.
Sulla culla vagava un tiepido vapore.
Dalle rupi guardavano
assonnati i pastori
gli spazi della mezzanotte.

E lì accanto, sconosciuta prima d’allora,
più modesta di un lucignolo
alla finestrella di un capanno,
tremava una stella
sulla strada di Betlemme.

Poesie di Natale in inglese

MERRY CHRISTMAS EVERYONE!

In the rush of the merry morning,
When the red burns through the gray,
And the wintry world lies waiting
For the glory of the day,
Then we hear a fitful rushing
Just without, upon the stair,
See two white phantoms coming,
Catch the gleam of sunny hair.

Rosy feet upon the threshold,
Eager faces peeping through,
With the first red ray of sunshine
Chanting cherubs come in view;
Mistletoe and gleaming holly,
Symbols of a blessed day,
In their chubby hands they carry,
Screaming all the way.

Well we know them, never weary
Of their innocent surprise;
Waiting, watching, listening always
With full hearts and tender eyes,
While our little household angels,
White and golden in the Sun,
Greet us with the sweet old welcome-
“Merry Christmas, everyone!”

CHRISTMAS EVE

OH! oh! oh!
Look at the snow,
Over the garden way.
So deep and so white,
It has fallen all night;
We cannot go out to-day!”
So we’ll have a good game with Dandy,
warm in the cosy house,
And then when the twilight gathers,
we’ll talk of old Santa Claus.
We’ll sit by the flames together,
and hear how they roar and sing,
And picture the old man coming,
and wonder what he will bring.
“We never shall hear his footsteps,
for the snow will hush their tread,
But he’ll come to us just as ever,
if the stockings are by the bed;
And he’ll bring us the prettiest presents,
just as he used to do,
For he never forgets the children
as long as they trust him true!

Poesie di Natale di Gianni Rodari

poesia di natale scuola primaria

 

Il pianeta degli alberi di Natale

Dove sono i bambini che non hanno
l’albero di Natale
con la neve d’argento, i lumini
e i frutti di cioccolata?
presto, presto adunata, si va
sul Pianeta degli alberi di natale,
io so dove sta. Che strano, beato Pianeta…
Qui è Natale ogni giorno.
Ma guardatevi attorno:
gli alberi della foresta,
illuminati a festa,
sono carichi di doni.
Crescono sulle siepi i panettoni,
i platani del viale
sono platani di Natale.
Perfino l’ortica,
non punge mica,
ma tiene su ogni foglia
un campanello d’argento
che si dondola al vento.
In piazza c’e’ il mercato dei balocchi.
Un mercato coi fiocchi,
ad ogni banco lasceresti gli occhi.
E non si paga niente, tutto gratis.
Osservi, scegli, prendi e te ne vai.
Anzi, anzi, il padrone
Ti fa l’inchino e dice:”Grazie assai,
torni ancora domani, per favore:
per me sarà un onore…” Che belle le vetrine senza vetri!
Senza vetri, s’intende,
così ciascuno prende
quello che più gli piace: e non si passa
mica alla cassa, perché
la cassa non c’è. Un bel Pianeta davvero
Anche se qualcuno insiste
A dire che non esiste…
Ebbene, se non esiste, esisterà:
che differenza fa?

Lo Zampognaro

Se comandasse lo zampognaro
Che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale? “Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”. Se comandasse il passero
Che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso”. Se comandasse il pastore
Del presepe di cartone
Sai che legge farebbe
Firmandola col lungo bastone? “Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino”. Sapete che cosa vi dico
Io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
Accadranno facilmente; se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.

Filastrocca di Natale

Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bambini è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un albereto.
Che strani fiori, che frutti buoni
Oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi dla pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavalo che spicca il salto.
Quasi lo tocco… Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l’alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
Sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero die poveri sui vetri è fiorito:
io lo cancello con un dito.

Il magico Natale

S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.

In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d’ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.

In piazza San Cosimato
faccio crescere l’albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l’albero del panettone
in viale Buozzi
l’albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.

Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l’albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.